Dovevano essere 60 km di trail tranquilli, in un ambiente collinare sulle cime della val di Nure, nel territorio Piacentino. Invece… due giorni di brutto tempo prima della partenza, con piogge e nevicate anche a bassa quota, hanno reso il percorso del Trail Alta Val Nure quasi impraticabile, tanto è vero che è stato ridotto nella parte finale di 5 km.
Un trail bellissimo, comunque, attraverso l’Appennino piacentino, a quote comprese tra i 400 e i 1.700 metri. Partenza da piazza Colombo a Bettola (Piacenza) arrivo al rifugio “V. Stoto” a Selva di Ferriere. Organizzato dal GAEP, associazione senza fine di lucro che ha come scopo la promozione, la tutela e la valorizzazione della natura e dell’ambiente montano e come partner i mitici Lupi d’Appennino.
Freddo invernale è la sorpresa che ci siamo trovati alle 6 di mattina di domenica alla partenza. I primi 6 km tutti su asfalto: gli organizzatori hanno dovuto deviare il percorso per evitare due guadi troppo alti e quindi impraticabili. «Incominciamo bene», ci diciamo io e Luca, il mio compagno di “merende”, ma il morale è alto, quindi via: si parte e poi si vedrà.
Certo che si vedrà, e anche subito: il fango incomincia a farsi vedere e a creare le prime difficoltà di equilibrio. Luca con le sue scarpine nuove di pacca cerca subito di non sporcarle e di non bagnarsi i "piedini". Tutto inutile. Sul fondo appare anche la neve che, sciogliendosi al sole, mista al fango diventa un pastrocchio scivoloso alto una spanna che ci accompagnerà per tutto il percorso.
L’unica cosa che ci ha fatto capire di essere a fine maggio sono stati i molti fiori che bucavano con prepotenza la neve alla ricerca disperata di un caldo raggio di sole. Tutto il resto ci faceva sentire immersi in una tipica giornata di tardo inverno. Stupendi contrasti di verde intenso della vegetazione con il bianco della neve, che rendevano surreale il panorama delle colline. Ma c’era poco da guardare panorami: bisognava stare attenti a dove si mettevano i piedi, altrimenti si finiva a gambe all’aria. Oltretutto l’incrocio con parecchi sentieri ci costringeva a fare molta attenzione ai segnali. Infatti parecchi hanno sbagliato strada, compreso chi era in testa alla gara.
Un percorso che alla fine, per le difficoltà di equilibrio e l'impossibilità di tenere una progressione di corsa costante, ci ha costretti a finire la nostra gara al rifugio Stoto, saltando gli utimi 13 km del giro della Ciapa Liscia. Dopo 8 ore di corsa, 42 km, 2.000 m D+, con le caviglie molto provate, io e Luca ci siamo guardati in faccia soddisfatti e contenti di aver passato una giornata da veri trailers.
Tutti infangati e infreddoliti, abbiamo cercato nel rifugio un angolino dove cambiarci e fare una doccia calda ma… ecco la ciliegina sulla torta: l’acqua della doccia è finita, Non l’acqua calda intendo: è proprio finita l’acqua! Non faccio commenti. Gli imprevisti possono capitare, però…
Tutto sommato è stato comunque un percorso molto bello, tecnico e con panorami molto suggestivi. Bravi gli organizzatori del GAEP e i Lupi d’Appennino che hanno reso fattibile e sicura una gara in condizioni quasi estreme.
La vittoria della seconda edizione del Trail Alta Val Nure (60 km, 3500 m D+), ridotta di 5 km e di 1000 m, con partenza da Bettola (Pc) è andata ad Andrea Rebeschi che si è imposto con il tempo di 7h29’05’’ vincendo in volata su Federico Celeghini della ASD Kinomana (7h29’15’’). Poco distante anche Luca Marconi, sempre della Kinomana, che ha fermato il cronometro a 7h29’45’’. Tra le donne successo di Katia Fori (Team Tecnica, 7h30’15’’) davanti a Maria C. Orlandi (Podistica Sassolese, 10h04’) e Corinna Mondani (Lupi d’Appennino, 10h, 05’’).
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