Una vacanza in modalità trekking alla scoperta di Maiorca, la maggiore delle isole Baleari. Ecco che cosa abbiamo scoperto.
Un’unica isola e cinque parchi naturali, di cui uno riserva della biosfera dell’UNESCO. E poi montagne, castelli, scogliere spettacolari e cale incontaminate. Queste sono solo alcune delle cose che si possono scoprire esplorando l’isola di Maiorca a piedi.
Maiorca è la più grande delle Isole Baleari e anche se non grandissima, copre un’area di circa 3.640 chilometri quadrati ed è lunga circa 100 chilometri da est a ovest e 75 chilometri da nord a sud. Possiede una varietà di paesaggi e ambienti naturali che la rendono unica e affascinante.
L’isola, con la sua forma irregolare che ricorda la testa di una capra selvatica, l’animale tipico che si incontra ovunque negli ambienti naturali, è un paradiso per gli amanti dell’outdoor sia che vi piacciano le attività su terra che quelle in mare. Camminate, pedalate, scalate, nuotate, immersioni, uscite in barca…a voi la scelta e, magari, la sorpresa di scoprire il piacere di provare qualche nuova disciplina.

Era da tempo che stavamo puntando questa meta, e finalmente siamo riusciti ad andare a scoprire questa isola magica per il suo cielo azzurro punteggiato di nuvole bianchissime, e l’acqua limpida e cristallina del mare e una natura imponente e rigogliosa. Già dall’areo si rimane colpiti da questi contrasti, ancora più evidenti dall’alto. Ci aspettavamo di vedere un’isola piuttosto brulla e spoglia, mentre quello che sfilava sotto i nostri occhi era un territorio ricco e variegato.
Maiorca, chiamata anticamente Maiorica o Maiolica, deriva il suo nome dai Romani che la chiamavano Insula Maior, per distinguerla dalle isole minori circostanti. Nel corso del tempo, il nome Insula Maior si è evoluto, nella lingua catalana, in Maiorca. Curiosità: sull’isola si parla il catalano, ma anche il maiorchino, un insieme di spagnolo, francese, arabo e italiano, a testimonianza della storia complessa che ha interessato l’isola.
Muoversi e alloggiare sull’isola di Maiorca
Muoversi e alloggiare sull’isola è quanto mai facile. Oltre a una buona rete di mezzi pubblici che raggiungono praticamente ogni angolo dell’isola, ovunque sono presenti autonoleggi. Se avete tempo, e non andate in altissima stagione (i periodi migliori sono tarda primavera e fine estate), il consiglio è di non prenotare dai siti, ma di farlo direttamente sul posto perché i prezzi sono decisamente più convenienti.
Per la scelta del mezzo, sono da prediligere le macchine di cilindrata media perché, se vi avventurate sulle montagne, molte strade sono strette e tortuose. Stesso discorso vale per gli alloggi: sull’isola si trova di tutto, da alberghi 5 stelle a resort di lusso, appartamenti, B&B, campeggi e agriturismi. Meglio prenotare sui loro siti o direttamente sul posto. Anche per mangiare non c’è che l’imbarazzo della scelta, sia come tipo di cucina che di prezzo.
Alla scoperta delle spiagge più belle
Ma veniamo al piatto forte dell’isola: la natura ed i paesaggi. Praticamente ogni angolo dell’isola ha una caratteristica propria che la rende unica. Uno degli elementi che caratterizza l’isola sono le calas, cioè le spiagge. Ve ne sono di ogni tipo e dimensione: da spiagge sabbiose, a calette rocciose, da quelle più affollate a quelle più intime.
In generale, sulla costa nord, anche se sono quelle più affollate, si alternano spiagge di sabbia a cale che sono veri e propri gioielli. Come Sa Calobra e Cala Mesquida. La costa sud è famosa per le spiagge più turistiche, come Es Trenc, dalla sabbia bianca stile Caraibi, ma anche per calette più appartate, come Cala LLombard e Cala Figuera.
Nella zona occidentale, si trovano spiagge lunghe dal fondale basso, come Port de Sóller e Playa de Muro, ideali per le famiglie, e alcune cale raggiungibili solo a piedi, come l’incantevole Platja Des Coll Baix.

Trekking lungo la Ruta de la Pedra en Sec
Per scoprire i luoghi più intimi e caratteristici di Maiorca, il modo più bello è quello di esplorare l’isola a piedi, facendo gite in giornata o dedicandosi a uno dei numerosi sentieri trekking presenti sull’isola. Il più famoso dei quali è il GR221, chiamato anche Ruta de la Pedra en Sec. Questo è stato il primo percorso a tappe di Maiorca, e attraversa per intero la spettacolare Sierra de Tramuntana (foto di apertura) da Port Andratx a sud, fino a Cap de Formentor a nord.
La bellezza di questa zona ha affascinato i primi turisti dell’isola di Maiorca, nobili dell’Ottocento e primo Novecento tra cui l’arciduca Luigi Salvatore d’Asburgo-Lorena e la principessa Sissi, e oggi l’area, per la sua particolarità, è stata dichiarata Patrimonio Mondiale dell’Umanità UNESCO.
Secoli fa l’uomo ha saputo adattarsi all’ambiente difficile della Serra e trasformarlo al fine di renderlo coltivabile: il risultato è un affascinante insieme di montagne, mare e ambienti agricoli, caratterizzati da terrazzamenti in pietra a secco e coltivati ad ulivi, viti, mandorli e arance.
La Sierra de Tramuntana offre un continuo cambio di paesaggi e ambienti, lontano dagli affollati centri turistici dell’isola, e permette di scoprire miti, tradizioni, costumi dell’isola. L’area è un incredibile continuum di scogliere a picco sul mare che si innalzano fino ai 1500 metri di altitudine del Puig de Massanella. Tra le rocce si celano i monumenti più antichi e rappresentativi, come il Monastero di Lluc o il Castello di Alaró. Da segnalare anche uno degli aspetti più particolari di questa parte dell’isola: le possessiones, cioè le grandi tenute agricole che rappresentano, ancora oggi, una vera ricchezza per l’isola.

Lungo i sentieri dei parchi naturali
Oltre alla zona nord, anche il resto di Maiorca è ricco di parchi naturali, riserve e luoghi da scoprire a piedi come il Parco Naturale della Penisola di Llevant, un’estesa area di 21.507 ettari terrestri e marini, creata per la protezione degli uccelli e dell’ habitat mediterraneo, con una vegetazione di pini, lecci, ulivi selvatici, scogliere che abbracciano cale incontaminate.
Questa ricchezza della natura sull’isola si deve a una gestione attenta del territorio che ha cercato di evitare, negli anni Ottanta e Novanta, l’invasione del turismo di massa, creando parchi e riserve naturali come il suggestivo parco naturale di s’Albufera, la più grande zona paludosa di Maiorca. Si tratta di un’antica laguna separata dal mare da una serie di dune, oggi abitata da una grandissima varietà di uccelli e altre specie animali. Il parco si può visitare a piedi o in bicicletta, con un permesso gratuito da richiedere al centro visitatori che si trova all’ingresso.
Altro luogo affascinante dell’isola è il parco Naturale di Mondrago, dove si alternano paesaggi molto diversi tra loro: come boschi di pino, campi coltivati e le incredibili spiagge di Cala Mondrago, Cala des Borgit e Cala s’Amarador. La riserva naturale si trova a pochi chilometri da Santanyì e ci sono quattro itinerari diversi, tutti abbastanza facili da percorrere e ben segnalati, che permettono di raggiungere le varie calette della zona.
Un’isola ricca di varietà e contrasti, dall’anima latina che si respira soprattutto la sera negli immancabili dehors presenti in ogni città o villaggio, dove ci si ritrova a tirare tardi, chiacchierando sulle esperienze della giornata, facendo progetti e bevendo un buon boccale di cerveza ghiacciata.

© riproduzione riservata