Uno strano palcoscenico, quello scelto dagli organizzatori della Marcialonga per presentare a Milano la 44a edizione della 70 km di sci di fondo: la Sala Nera all’interno delle Terme di Milano. Una scenografia un po’ azzardata – tra gente in accappatoio che si affacciava alla porta per curiosare, profumo di erbe alpine e bracieri ardenti – ma decisamente d’impatto. È qui che il Gotha dello sci di fondo italiano si è riunito per raccontare che cosa succederà dal 26 al 29 gennaio 2017.
“Nel frattempo – ha detto Angelo Corradini, presidente di Marcialonga – approfittiamo del freddo di questi giorni e stiamo preparando le riserve di neve. Il 12 dicembre inizieremo a distribuirla. Paura? Di nulla: lo scorso anno è stata un’annata pessima, ma siamo riusciti a innevare tutti i 70 chilometri del percorso”. Del resto la “macchina” della Marcialonga è ormai perfettamente rodata. Conta circa 1.200 volontari e innumerevoli sponsor (alcuni dei quali rinnovano ormai il contratto da oltre vent’anni). Segno che il brand è forte e “tira”.
Un programma molto denso
Ma cosa succederà insomma in Trentino
nell’ultimo weekend di gennaio? Il calendario è fitto, perchè ormai la Marcialonga ha dato vita a una serie di eventi di ogni genere. Giovedì 26 al passo di Lavazè partirà la 40a Lavazeloppet, una cavalcata di 22 km sempre sugli sci di fondo. Venerdì 27 alle 16.00 sarà la volta della seconda edizione della Marcialonga Baby riservata ai bambini fino ai sei anni. Sabato 28 alle 9.30 prenderà il via l’attesissima Marcialonga Story, giunta alla 5a edizione. Di che cosa si tratta? Di una non competitiva di 11 km a cui bisogna partecipare rigorosamente attrezzati con abbigliamento e sci d’epoca. Sempre sabato, nel pomeriggio, si terranno la Marcialonga Stars (gara di fondo e ciaspole a scopo benefico riservata ai Vip), la Minimarcialonga (per i bambini da 6 a 12 anni), la Marcialonga Young (per i ragazzi).
Domenica 29, infine, la gara regina con partenza da Moena: alle 7.50 toccherà alle donne e alle 8.00 agli uomini. Era il 1970 quando quattro amici trentini (Giulio Giovannini, Roberto Moggio, Mario Cristofolini e Nele Zorzi) prendendo spunto dalla famosissima Vasaloppet (la ski marathon svedese di 90 km) decisero di mettere in piedi la Marcialonga. Mai avrebbero pensato che un’impresa nata un po’ per gioco e un po’ per stare insieme sarebbe diventata una delle leggende dello sport mondiale. Nel ’71 si tenne dunque la prima edizione, vinta da Ulrico Kostner.
“Senatori” in prima fila
Da allora la Marcialonga – a parte tre annate – non saltò un appuntamento. Ci sono atleti che hanno gareggiato ogni volta, e si sono conquistati il titolo di “Senatori”. Quando avranno completato anche la prossima edizione avranno accumulato ben 2918,5 km sul percorso della gara. Il più anziano di loro è classe ’33 (Luciano Bertocchi); il più “giovane” è nato nel 1949 (Ivo Andrich). Tutti comunque hanno un obiettivo nel cuore: arrivare a indossare il pettorale anche nella 50a edizione. Lo scorso ottobre ha preso il via il progetto Marcialonga Legends, che vuole appunto raccontare le incredibili storie dei 10 Senatori. I loro racconti verranno via via pubblicati su una pagina dedicata del sito di Marcialonga.
Tra le novità dell’edizione 2017 sarà il nuovo premio messo in palio dallo sponsor Tamoil Final Climb, riservato all’uomo e alla donna che avranno segnato il tempo più veloce nel percorrere la temibile salita di Cascata. I marcialonghisti la conoscono bene: si tratta dell’ultima, durissima fatica prima del traguardo. “La prima volta che ho partecipato alla Marcialonga, è stato un calvario – ha ricordato Aldo Lancia, dirigente Tamoil, nel presentare il premio -. La volta successiva ho chiesto consiglio a un Senatore. E lui mi ha suggerito di fermarmi qualche minuto prima di affrontare la Cascata, di prendere un caffè e poi di ripartire. Ci ho provato, e ho domato la salita arrivando anche a superare un sacco di concorrenti”.
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