Vi proponiamo un bell’itinerario ad anello sul monte Bolettone (Como), che può essere percorso a piedi oppure in bicicletta. Anche in inverno.
Quello che vogliamo proporvi in questo articolo è un itinerario di trekking che può essere godibile anche in inverno se non ci sono grandi nevicate. Il dislivello è limitato (400 metri) e la durata anche (circa 8 km). In più buona parte del percorso è esposta a sud. Pronti allora? La nostra meta è il monte Bolettone (altrimenti detto Bollettone), sulle Prealpi Comasche.
In automobile si arriva fino ad Albavilla, provincia di Como, e da lì si prende la strada che porta all’Alpe del Vicerè. Una strada a tornanti, che in sei chilometri conduce all’ingresso di un parcheggio a pagamento. L’Alpe del Viceré è una base ideale per diverse passeggiate lungo la Dorsale del Triangolo Lariano. Questo altopiano sulle pendici del Monte Bolettone è situato a 903 metri di altitudine e deve il suo nome a Eugenio di Beauharnais, figliastro di Napoleone Bonaparte, nominato appunto Viceré d’Italia, che amava molto soggiornare nella sua residenza estiva in riva al sottostante lago di Pusiano.
La partenza dell’itinerario ad anello sul monte Bolettone
Sull’Alpe del Vicerè si trovano parchi giochi per bambini, un bike park, un parco avventura e alcuni ristoranti. È proprio da qui che partiamo anche noi per una bella passeggiata ad anello sul Monte Bolettone, puntando come primo obiettivo l’omonimo rifugio che si trova nei pressi della vetta.
Il rifugio in realtà è chiuso da anni, ma adesso è in fase di ristrutturazione e a breve – ci assicurano – sarà nuovamente operativo. Il percorso è facile e si snoda su una comoda mulattiera che si imbocca sulla sinistra subito dopo il parcheggio. Attenzione però: perché non ci sono segnavia che indicano la destinazione.
In compenso si possono seguire i cartelli con la scritta “Trofeo Jack Canali”. Infatti il percorso che dall’Alpe del Vicerè porta alla cima del monte Bolettone è quello di un famoso Vertical. Con una prima edizione datata 1972, il Trofeo Jack Canali rappresenta una delle manifestazioni storiche della corsa in montagna. Per il sentiero del “Jack” sono passati i migliori atleti italiani della specialità: De Gasperi, Vaccina, Golinelli, Puppi, poi Bianchi, Galassi e Iozzia tra le donne. Tutti a sfidarsi sui 6,7 km e 900 metri di dislivello che portano da Albavilla alla cima del Bolettone.
Il record attualmente appartiene a Marco De Gasperi , con 35 minuti e 42 secondi. Per la cronaca, Gian Carlo “Jack” Canali era un grande alpinista nato ad Albavilla, all’ombra del Bolettone.
Dicevamo quindi che per non sbagliare strada basta seguire le frecce che indicano il percorso del Trofeo. Il sentiero – a tratti cementato per consentire il passaggio delle fuoristrada di servizio – è anche parecchio ripido. Dopo diversi tornanti nel bosco, si scorge finalmente il rifugio, che raggiungiamo in circa un’ora di cammino.
La vetta del Monte Bolettone, quota 1320 metri, è giusto dietro il rifugio. Sulla cima sono poste una grande croce e una piastra con incisi i nomi dei monti intorno: i Corni di Canzo, il Resegone, la Grigna… Con il bel tempo e soprattutto con il cielo terso, lo sguardo può spaziare sulla pianura Padana fino agli Appennini. In direzione nord, sembra di toccare il Lago di Como e il Monte San Primo.
Una curiosità: anche dalla pianura padana, e persino da Milano, si può individuare facilmente il profilo del monte Bolettone a occhio nudo: grazie all’inconfondibile filare di abeti che dalla cima scende verso valle, attraversando un versante altrimenti spoglio di alberi.
Lasciandoci poi il rifugio alle spalle, imbocchiamo un piacevole sentiero che scende sul versante nord del Bolettone. Qui c’è ancora qualche traccia bianca lasciata dalle recenti nevicate. In circa 30 minuti arriviamo alla Capanna Mara, rifugio sempre aperto e molto accogliente. Dove volendo ci si può rifocillare con piatti tipici di montagna: primo tra tutti l’immancabile polenta accompagnata da una varietà di pietanze.
Per tornare alla base, dalla Capanna Mara scendiamo lungo una mulattiera non troppo ripida, e in circa 30 minuti raggiungiamo da est l’Alpe del Viceré. Proprio davanti all’ingresso di un adrenalinico parco avventura, il Jungle Rider Park: che conta ben 103 passaggi emozionanti e 12 sentieri sospesi in aria. Un eventuale “premio” per convincere a camminare anche i giovanissimi più recalcitranti.
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