Nel bel paesino di San Cassiano, in Alta Badia, ha aperto i battenti il 30 luglio il nuovo “Museum Ladin Ursus ladinicus”, che approfondisce, con un’esposizione permanente, molti aspetti delle Dolomiti e del nostro passato più remoto.
Attrazione principale l’imponente scheletro dell’antichissimo “orso delle caverne”, un animale estinto, il cui ritrovamento ha dato informazioni importanti sulla zona dolomitica in epoca preistorica.
La grotta che ospitava i resti dell’orso fu scoperta il 23 settembre 1987 da Willy Costamoling di Corvara, entrato per caso in un anfratto sotto la Cima delle Conturine. Negli anni successivi la caverna fu studiata ed esplorata sistematicamente da un gruppo di ricerca dell’Università di Vienna sotto la guida del professor Gernot Rabeder.
Dalle ricerche, che portarono anche al ritrovamento di resti del cosidetto “leone delle caverne”, emerse che l’animale delle Conturines apparteneva a una nuova specie mai descritta prima di allora, battezzata Ursus ladinicus, in onore dei Ladini delle Dolomiti. Quelle venute alla luce nella grotta sono le uniche tracce dell’orso nell’intera zona dolomitica.
Ma dove si trova esattamente la grotta delle Conturines che, fra 50 e 40 mila anni fa, fu scelta dagli orsi per farvi la loro tana? Per raggiungerla ci vogliono 4 ore di cammino, immersi in un paesaggio straordinario: si parte da San Cassiano (m. 1725), si sale all’Armentarola, quindi alla Capanna Alpina, e poi su fino al Col de Locia, per proseguire poi lungo il Valun dles Avares, fino a quota 2800 metri. Un’escursione tutt’altro che facile.
Per fortuna, per avere un assaggio dell’atmosfera suggestiva che si respira tra quelle pareti di roccia, basta recarsi al nuovo museo, sede distaccata del Museum Ladin di San Martin in Badia.
La visita si sviluppa su tre piani: al piano superiore l’esposizione inizia con la formazione delle Dolomiti, presentando i bellissimi fossili che caratterizzano la zona di San Cassiano, per poi raccontare la formazione della grotta, la storia della scoperta e lo scavo. Vengono inoltre spiegati, attraverso l’esposizione di reperti originali, tutti gli aspetti dell’ambiente e della vita dell’orso delle caverne.
Nei sotterranei del museo si trova invece la “grotta dell’orso”, una ricostruzione di alcuni ambienti della grotta delle Conturines, dove si potrà ammirare “l’orso che dorme”, lasciandosi trasportare dall’immaginazione in un passato lontanissimo.
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