La Granfondo dei Longobardi è un giro ad anello che ripercorre il tracciato di una gara di cross country, nella zona tra Varese e Como. Un itinerario divertente e adatto a tutti i biker.
La zona tra Varese e Como, a ridosso del confine con la Svizzera, è poco conosciuta a livello di itinerari di mountain bike. Eppure ci sono percorsi molto divertenti e adatti sia a chi è alle prime armi, sia a chi cerca itinerari di un certo impegno fisico e tecnico.
Il percorso più conosciuto di questa zona è il tracciato della Granfondo dei Longobardi, una gara di cross country (o XC) organizzata dall’associazione di biker locali Falchi Blu di Cagno.

Grazie all’assessorato allo sport e al turismo della Provincia di Como e alla volontà delle amministrazioni dei numerosi comuni attraversati dalla gara, l’associazione ha potuto creare un percorso permanente. Ha un tracciato leggermente differente da quello di gara e segnalato da un’apposita cartellonistica. Purtroppo, nel corso del nostro giro, abbiamo rilevato che la segnaletica è stata in alcuni casi oggetto di vandalismo, rendendo difficile l’orientamento.
La Granfondo dei Longobardi seguendo il tracciato di gara
Già dal principio, però, abbiamo deciso di rifare integralmente il tracciato della gara. Descrivere il percorso è complicato perché, trattandosi appunto dell’originario percorso di gara, l’itinerario non segue sempre la segnaletica presente, compresa quella del percorso permanente.
Per chi volesse rifare il percorso della gara oppure seguire quello permanente senza il rischio di perdersi tra i boschi, consiglio di scaricare la traccia gps qui .

La Granfondo dei Longobardi si snoda tra i comuni di Cagno, Malnate, Albiolo, Valmorea, Bizzarone e Rodero, nelle aree all’interno del Parco della Valle del Lanza (inserire link: https://parcovallelanza.mailchimpsites.com/ ). Il tracciato arriva a sfiorare, nella zona di Bizzarone, anche il confine con la vicina Svizzera, e un bel tratto corre accanto ai binari della vecchia Ferrovia della Valmorea. Oggi dismessa, collegava la zona di Mendrisio, in Svizzera, con Castellanza, in Italia.
Partenza su asfalto, e poi via attraverso i boschi
La partenza è dal Palazzetto dello Sport di Cagno, dove c’è tutto quello che serve per prepararsi a partire e a ristorarsi al ritorno: ampio parcheggio gratuito, bar, parchetto con tavolini.
Inforcate le nostre bici, partiamo. Trattandosi di un percorso di gara, il primo tratto è il cosiddetto “lancio”, cioè la parte della gara dove il gruppo della partenza si sgrana e i più veloci scattano per guadagnare la testa del gruppo, mentre tutti gli altri arrancano per cercare di rimanere nel gruppone.

Questa volta non siamo in gara, per cui abbiamo il tempo di scaldare le gambe e osservare le case che si affacciano lungo la via del paese. Finito questo primo tratto, interamente su asfalto, tutto il resto del percorso si snoda su strade sterrate, acciottolati e sentieri. L’asfalto lo si incontra solo per superare alcuni incroci, fuori dai boschi, o nelle zone dove vengono messi i punti di controllo e di ristoro.
La parte interessante della Granfondo dei Longobardi sta proprio nel fatto che è un percorso che collega un’intricata serie di sentieri e di strade di campagna che uniscono paesi, cascine, chiese, mulini e antiche ville signorili.
Oltre alla varietà dell’itinerario, devo segnalare i numerosi luoghi storici che si toccano, come il Colle di San Maffeo, o i particolari monumenti naturali come il Buco della Strega o le Cave di Molera.
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Il tracciato, essendo pensato per una gara, alterna tratti veloci pianeggianti a strappi ripidi, a volte su fondo sconnesso. Con una gamba mediamente allenata, si riesce a fare tutto il percorso in sella. in caso contrario non preoccupatevi: le salite sono corte.
I tratti più interessanti del tracciato sono sicuramente quello a lato dei binari della vecchia ferrovia della Valmorea (con possibilità di fare dei guadi); alcune belle discese su fondo duro; alcuni tratti veloci, tutti da guidare, immersi nei boschi.

Non mancano le salite da fiatone, in particolare sono tre le salite impegnative: l’ascesa alla Madonna dell’Assunta sul Colle Sant’Ambrogio di Bizzarone, il Colle San Maffeo e l’ultima salita dalla Valmorea per ritornare a Cagno.
Come pendenze parliamo del 15%, come lunghezza dell’ordine del chilometro-chilometro e mezzo. La salita alla Madonna dell’Assunta sul Colle Sant’Ambrogio parte subito su acciottolato bello ripido che, una volta raggiunta la chiesa, si trasforma in sterrato sconnesso.
Salite impegnative, ma si è ripagati dai panorami
Per chi vuole, consiglio di salire alla Croce di Sant’Ambrogio (cartello), allungando la traccia di qualche centinaio di metri su un sentiero molto sconnesso e ripido. Il tratto centrale è quasi obbligatoriamente percorribile a piedi. Però vale la pena per il panorama che si vede dalla terrazza appositamente realizzata.
L’ascesa al Colle di San Maffeo è breve ma, anch’essa, su fondo sdrucciolevole. Le gambe sono stanche perché abbiamo già 30 chilometri di saliscendi alle spalle, e il risultato è che si arriva in cima con fiatone.
Però una volta in alto, si è ripagati dalla bellezza del luogo, con i ruderi di una torre romana e la Chiesa di Maria Regina degli Angeli. Mentre il panorama si apre verso la Svizzera e la provincia di Como con vista sul Monte Bisbino e sul Monte Generoso.
La ciliegina sulla torta è data dalla salita dal fondo della Valmorea a Cagno. Ormai siamo arrivati alla fine del giro, ma questo tratto dell’itinerario corre lungo una vecchia strada asfaltata, oggi abbandonata, ripida e con tornati.
L’arrivo in cima con fiatone è scontato. Ma ricordatevi che non siete in gara, per cui c’è tutto il tempo per affrontare i tratti fisicamente impegnativi, con la necessaria calma. Buon divertimento!

SCHEDA TECNICA
Punto di partenza/arrivo: Palazzetto dello Sport di Cagno, Via Brella 1 (405 m)
Punto di massima elevazione: Colle dell’Assunta (575 m)
Lunghezza totale: 43 Km circa
Dislivello in salita: 780 m
Tempo: 3,5 – 4 ore
Senso di percorrenza: antiorario
Ciclabilità: 100%
Difficoltà fisica: medio – impegnativo
Difficoltà tecnica: media
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