In una cena a Oslo con diversi personaggi illustri della città, ricordo di aver fatto un figurone per aver indovinato, a fine pasto, il nome del vino versato da un solerte cameriere vichingo: «Easy, it’s Passito of Pantelleria». L’ovazione della tavolata, una volta scoperta la bottiglia, mi ha regalato infiniti momenti di gloria. Le pacche sulle spalle si sprecavano, così come i «Great!» oppure i «You are an expert!».
Sì, è vero, di Pantelleria sono note molte cose, come la produzione di vini rosoli (e non solo). Ma pochi sanno che l’isola offre un terreno fantastico per tutto il mondo outdoor alpino. Alpino? Ma come, direte voi. È bene sapere che il punto più alto di Pantelleria supera gli 800 metri, e tutta la morfologia dell’isola la rende ideale per escursioni a piedi, a cavallo e naturalmente in mountain bike.
Ed è con questa vocazione “montana” che lo scorso anno è nata la Pantelleria MTB Marathon, una competizione di 60 chilometri ricavati in buona parte all’interno dei confini della Riserva Naturale Orientata dell’isola, e questo consente ai biker di attraversare un territorio naturale intatto.
Poiché l’edizione di esordio ha dimostrato un anno fa il grande potenziale della manifestazione, e naturalmente di tutta l’isola, Fabio Casano e Daniele Stuppa, coordinatori della manifestazione, hanno deciso di riproporla anche quest’anno. L’appuntamento è fissato per sabato prossimo, 2 giugno, e al via si schiereranno oltre 100 biker prevalentemente siciliani, visto che la gara assegna il titolo regionale sulla distanza marathon.
Tra i concorrenti anche due ex pro del ciclismo su strada, Ivan Gotti e Andrea Tafi: il richiamo dell’isola ha portato anche loro a schierarsi al via, «ma nel ruolo di biker turista» ha voluto precisare il bergamasco, due volte maglia rosa al Giro d’Italia.
Ecco, forse sta proprio qui il successo di Pantelleria: da una parte una gara con tutta l’adrenalina tipica della competizione, e dall’altra un luogo tutto da scoprire, naturalmente in mountain bike, per poi tuffarsi nelle acque cristalline delle sue baie. Queste sono le aspettative. Oltre naturalmente a quella di ritemprarsi con quel buon passito che tante soddisfazioni mi ha dato in terre nordiche.
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