Finalmente si torna a pedalare! Vi proponiamo una bellissima e rilassante uscita in bicicletta lungo la Valcuvia, nel Varesotto. Un itinerario facile e sicuro, adatto a tutta la famiglia.
La Valcuvia è la valle più settentrionale del Varesotto e si affaccia sul Lago Maggiore, all’altezza della cittadina di Luino. Questa valle ricca di storia, tradizioni e natura è la meta ideale per una bella gita lungo l’affascinante ciclabile che la percorre, quasi interamente, da Cuveglio fino a Luino.
Dopo il periodo di pausa invernale e le restrizioni da lockdown, è bene riprendere l’attività fisica con calma, in un ambiente rilassante, immersi nel verde. Ecco allora la nostra proposta: un percorso di circa 33 km (tra andata e ritorno) perfetto anche per i bambini.

In bicicletta lungo la Valcuvia si pedala sempre in sicurezza
A poco più di un’ora di auto da Milano, la ciclabile della Valcuvia è un itinerario molto suggestivo e ricco di fascino, che permette di pedalare in tutta sicurezza da Cuveglio fino a Luino, correndo parallelamente al corso dei torrenti della zona: il Boesio, il Rancina ed il Margorabbia.
In totale una quindicina di chilometri pressoché pianeggianti. La ciclabile è separata dalla viabilità ordinaria per tutta la sua lunghezza, il fondo è in asfalto-cemento con una larghezza media di 4 metri e, per questo, è ideale appunto per essere percorsa anche con bambini al seguito.
Per la sosta pic-nic o agriturismo?
Lungo la ciclabile sono presenti numerosi punti di sosta come agriturismi, ristoranti e parchi pubblici con tavole e panchine, per fare un bel pic-nic all’aria aperta. La ciclabile può essere iniziata in qualunque punto. Gli ingressi principali, dotati di parcheggio gratuito, sono quelli di Cuveglio, Cantevria e Mesenzana. Per chi volesse percorrerla utilizzando i mezzi pubblici, il punto di partenza/arrivo è la stazione ferroviaria di Luino.
La nostra bella biciclettata parte dal parcheggio del supermercato Tigros di Cuveglio, dove troviamo un comodo e ampio parcheggio gratuito. Due piccole sbarre indicano l’inizio della ciclabile, caratteristica per il colore verde del suo manto. Il primo tratto dell’itinerario corre tra i prati e le cascine di Cuveglio e segue il corso del Torrente Boesio che, ben presto, disegna una serie di meandri che la ciclabile segue passo passo.

Pedaliamo quindi lungo un divertente tratto a curve e controcurve immerse nel bosco, osservando mucche e cavalli che pascolano attorno. Arrivati nei pressi di Cantevria, un tunnel ci permette di superare in sicurezza la strada principale, e di raggiungere uno dei primi punti di interesse naturalistico che incontreremo lungo la strada: la zona umida di Cantevria, dove “voleremo” al di sopra delle acque pedalando su una divertente passerella in legno (foto di apertura).
In bicicletta lungo la Valcuvia si pedala sempre nel verde
Poco oltre, sulla nostra destra, incontriamo il torrente Rancina, che ci accompagnerà per un bel tratto. Un nuovo tunnel per evitare la strada statale, ed eccoci a pedalare accanto ad altre cascine, maneggi e campi coltivati.
Poco prima di Mesenzana incrociamo il torrente Margorabbia che prende il posto del Rancina e, subito dopo, passiamo accanto ai laghetti di pesca sportiva La Sorgente, con vista sul sovrastante Monte Nudo. Oggi questo torrente è un tranquillo e suggestivo corso d’acqua. Ma nei secoli scorsi teneva in apprensione le popolazioni della valle in quanto capace di devastanti alluvioni.
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Rifugio di numerose specie di animali, il Margorabbia nasce in Valganna, attraversa i laghi di Ganna e Ghirla fino a Cunardo dove si inabissa in un sistema di grotte chiamate Pont Niv, Antro dei Morti, Grotte di Villa Radaelli e Grotte del Traforo. Il torrente riemerge nei pressi del paese di Ferrera, incassato in uno stretto labirinto, forma la cascata Fermora, con un salto di 27 metri, e continua poi il suo corso fino a raggiungere il fondovalle dove ci troviamo a pedalare.

A Mesenzana incrociamo uno dei parcheggi di accesso alla ciclabile. Il percorso continua, e continua anche la nostra immersione nel verde e nei profumi del bosco. Da Mesenzana fino alle porte di Luino ci attende un suggestivo lungo-torrente che dà la possibilità di ammirare la fauna che popola la zona come aironi, cigni, germani e altre specie di uccelli.
Che bello arrivare a Luino pedalando
Poco prima di Luino incontriamo il parco Margorabbia, che dispone di parcheggi, campi sportivi e aree per una bella sosta. Ormai siamo alle porte della cittadina, dove anche il Margorabbia ci lascia gettandosi nel Fiume Tresa.
Sempre ben protetti dalla viabilità ordinaria, l’arrivo a Luino è davvero affascinante: dapprima si passa sul ponte di metallo che supera la foce del torrente Margorabbia, nel punto di congiunzione con il Tresa, e poi sulla passerella sopraelevata di legno che immette nel tratto finale della ciclabile.

Si raggiunge la stazione ferroviaria di Luino, e da qui scende sul lungolago cittadino, con bellissima vista sulle vicine cime piemontesi che si specchiano nelle acque del Lago Maggiore. Luino era una rinomata località turistica ai primi del ’900, e ancora oggi conserva molto del suo fascino. Resta un’elegante cittadina di lago, con le sue antiche case colorate e le ville signorili di un tempo , tra le quali il liberty Palazzo Verbania, un tempo vero cuore della città lacustre.
La ciclabile, ad oggi, termina qui. Ma è stato recentemente varato il progetto di prolungarla fino a percorrere l’intera Valtravaglia e collegarla con Laveno. Non esistendo mezzi pubblici di collegamento con i punti di accesso alla ciclabile, per ritornare al punto di partenza dobbiamo mettere in conto di ripercorrere l’intero tratto percorso al contrario. E concludere così la nostra uscita in bicicletta lungo la Valcuvia. In attesa di poter provare la nuova parte del percorso.

NOTE TECNICHE
Periodo di percorrenza: tutto l’anno, eccetto l’estate
Punto di partenza/arrivo: parcheggio Supermercato Tigros di Cuveglio (330 m)
Quota massima: 351 m
Dislivello positivo: 300 m
Distanza: 33,20 Km (andata e ritorno)
Tempo di percorrenza: 2,00 – 2,30 ore
Difficoltà Tecnica: nulla
Impegno fisico: medio
Ciclabilità in salita: 100%
Ciclabilità in discesa: 100%
Possibilità utilizzo e-bike: sì
Punti di appoggio: punti ristoro lungo il percorso
Fonti d’acqua: fontanelle lungo il percorso
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