Alla scoperta della magia d’autunno pedalando su una bicicletta gravel lungo i sentieri della Val Seriana e della Val di Scalve. Seguiteci!
Quando si sente parlare di valli bergamasche, subito le si associa a valli con sentieri per soli camminatori dai dislivelli importanti, oppure a percorsi tecnici per mountain bike. Mi sono invece accorto con stupore che la Val Seriana e la Val di Scalve nascondono angoli di rara bellezza, con percorsi misti alla portata di tutti, anche con biciclette gravel.
- Telaio in alluminio 6061 X-lite
- Ruote 28" - Copertoni WTB Riddler 700x37C
- Forcella in carbonio
Come dicevo, investendo solo un po’ di fatica in questo territorio anche in autunno si può cogliere la bellezza dei boschi di castagno, dei pascoli, delle cappelle isolate, dei santuari, dei musei in quota, dei parchi naturali e molto altro. Basta essere attenti e curiosi.
Io ho provato solo alcuni spezzoni dei percorsi che vi proporrò qui di seguito, e posso dire che è tutto vero: in sella a una bicicletta i tempi di percorrenza per perlustrare queste valli si accorciano, ma non per questo si perdono le bellezze e le unicità del territorio. Anzi.
In due giorni pieni ho fatto 120 Km con soli 1.300 metri di dislivello positivo. Per essere in valli circondate da montagne con il Passo della Presolana nel mezzo, non sono molti. Eppure, per iniziare possono bastare per rendersi conto della potenzialità che questo territorio può offrire.

Tutto ciò per dimostrare che se i tracciati sono ben studiati e collaudati, diventano percorsi pedalabili senza sforzi eccessivi. Senza tralasciare il passaggio in luoghi spesso sottovalutati.
Vi propongo tre percorsi ideali per biciclette gravel, dal più semplice al più impegnativo. Ma come ripeto, sono tutti percorsi gestibili in base alle proprie esigenze di tempo, con partenza e arrivo nella piana di Clusone. Per chi ha più tempo per stare in sella, invece, voglio ricordare che da Bergamo parte una pista ciclabile ben segnalata, quasi completamente asfaltata, a parte un tratto di sterrato piacevole. Seguendo il tracciato della vecchia ferrovia, in circa 32 Km arriva fino a Clusone. Il gioco è fatto: treno più bici, e l’auto può rimanere a casa.
1) CIRCUITO DEI LAGHI (66 Km – 1520 D+)
Dall’orologio planetario di Clusone, si pedala ai piedi del Monte Polenta, fino a Rovetta. Si attraversano i 128 metri del Ponte Vecchio, il primo ponte europeo in cemento armato a struttura leggera costruito in Europa, che ricorda l’iconico Bixby Creek Bridge in California. Arrivati a Cerete Alto, una ripida scorciatoia porta all’antico mulino di Cerete Basso. Costeggiando poi la sponda destra del torrente Borlezza si trova un segmento gravel molto piacevole fino al bivio per il Santuario della Madonna della Torre, commissionato da Carlo Magno nell’801 per proteggere la sua cacciata dei Longobardi.

Raggiunto il Lago di Gaiano, il più piccolo lago di bassa quota della Lombardia, perla nascosta che pochi conoscono, ci si dirige verso il più conosciuto Lago di Iseo. Per i geologi, la sponda bergamasca è un’enciclopedia a cielo aperto, con affioramenti simbolo delle Prealpi, come le argilliti di Riva di Solto. La strada asfaltata tra Riva di Solto e Lovere, che noi abbiamo percorso, segue le sponde e le insenature del lago per darci l’illusione di pedalare sull’acqua. Pareti ripide a sinistra e acque del lago a destra, spesso separate solo da un muretto in cemento.
Da Lovere, iscritto nel club dei “borghi più belli d’Italia”, si sale lungo strade ripide e direttissime (fortunatamente brevi) dove, riprendendo, fiato si può ammirare il lago mentre guadagniamo quota. Prolungate viste mozzafiato lungo la strada panoramica tra Ceratello e Bossico, posta a 900 metri di quota, ci fanno viaggiare con la mente verso paesaggi da grande nord.
La strada asfaltata principale ci riporta poi in Valle Borlezza, dove si riprende la via secondaria percorsa durante la mattina, fino a Clusone.
- Le bici da strada possono soddisfare tutti i tipi di guida su strada. Il telaio in alluminio rende il corpo più leggero.
- Il deragliatore Shimano è combinato con un collegamento di posizionamento per un cambio preciso. Il freno a U è installato sulle ruote anteriori e posteriori per una frenata stabile.
- I raggi unici possono ridurre efficacemente la resistenza al vento. Cintura in gomma di alta qualità, linea antiscivolo, forte attrito, spessa e resistente all'usura. Maneggiare facilmente varie superfici stradali.
2) GRAVITY GRAVEL VAL SERIANA (76 Km – 1640 D+)
Da Clusone si prende la ciclabile della Valle Seriana fino a Cene, poi si sale lungo la Valle Rossa. Dapprima su asfalto, e poi deviando su sterrato e cemento nel bosco, lungo una strada frequentata da boscaioli.
Dal Passo una discesa ampia su strada porta fino all’abitato di Ranzanico, dal quale partea la salita alla Forcella di Ranzanico. Il panorama silenzioso sulla Val Cavallina e il Lago di Endine accompagna la piacevole scalata su asfalto ruvido.
Dalla Forcella inizia un lungo traverso fatto di saliscendi ma anche di tratti dolci e pedalabili che aggirano il monte Sparavera. L’antica via della Lana, ampliata nel 1500 per facilitare il transito della pregiata lana della Val Gandino, è uno skate-park per biciclette gravel, con vedute su lago Iseo ed Endine.
Dalla Malga Lunga, roccaforte partigiana e oggi rifugio-museo, torniamo sull’asfalto con una bellissima discesa attraverso la Valle Piana fin giù a Casnigo. Da Colzate si può riprendere la ciclabile e tornare a Clusone, oppure salire fino all’unico Santuario in Italia dedicato a San Patrizio, patrono d’Irlanda.

3) GRAVITY GRAVEL VAL DI SCALVE (71 Km – 2170 D+)
Con questo percorso ci spostiamo in Val di Scalve, e da Clusone ci dirigiamo verso Onore in Val di Res, sulla sponda destra del torrente Gera, dove un percorso ci permette di raggiungere l’abitato di Castione della Presolana, lontano dal traffico, tra malghe e baite apparentemente fuori dal tempo. Si attraversa il centro di Dorga per poi prendere la strada asfaltata fino al passo della Presolana con i suoi 1297 metri di altitudine.
Si continua in discesa lungo la “Sponda”, strada ripida e famosa per le tappe d i murales del Giro d’Italia, tra cui anche il celebre passaggio di borraccia tra Bartali e Coppi. Siamo ormai proiettati in Val di Scalve. Dalla località Dezzo, si sale fino ad Azzone, dove si entra nella Riserva Naturale Regionale “Boschi del Giovetto di Paline”.
I boschi fitti di “pagher” (abete rosso) sono il regno della formica rufa, alla quale è pure dedicata una gigantesca scultura. All’ombra di questi suggestivi boschi, una discesa ripida e divertente chiude l’anello nel parco.

Si affronta ora la “Sponda” in salita, ricordando le imprese dei ciclisti del passato e chi su queste strade è diventato grande, come il “campione di casa” Paolo Savoldelli.
Appena prima di scollinare nuovamente al Passo della Presolana e dopo una meritata sosta, si devia a sinistra fino al Salto degli Sposi. La vista clamorosa e ampia è dominata dal Pizzo Camino. Qui si scopre la leggenda di una coppia di artisti polacchi, lui musicista lei pittrice, che nell’800 donarono al loro amore l’eternità di un salto nel vuoto.
La strada piacevolmente sterrata e in leggera discesa porta fino ai prati di Castelo Orsetto, ai piedi delle piste da sci del comprensorio del Monte Pora. Da qui la strada riporta a Dorga e scende poi nuovamente verso Clusone.
Lungo la Val Seriana e la Val di Scalve accompagnati da una guida
Se non ve la sentite di affrontare questi percorsi in solitaria, niente paura: una guida certificata potrà accompagnarvi e noleggiarvi la bicicletta. Anche a pedalata assistita. Per informazioni sui percorsi e le tracce GPX consultate il sito www.valseriana.eu/gravel. Per la guida e il noleggio: franco@ebiketour.it oppure www.ebiketour.it
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