La Valtellina, con i suoi bellissimi paesaggi e le strade sterrate immerse nella natura, è un luogo ideale per praticare bicicletta gravel gravel.
Ma cos’è esattamente la bici gravel? Si tratta di una bicicletta ibrida, che unisce le caratteristiche di una bicicletta da strada e di una mountain bike. È progettata per affrontare diversi tipi di terreno, dalle strade asfaltate alle strade bianche e sterrate.
I percorsi per bici gravel in Valtellina offrono la possibilità di esplorare angoli nascosti della valle, lontani dagli itinerari più battuti e turistici. Attraversando antichi borghi, vigneti, boschi e fiumi, i ciclisti possono godere di una natura incontaminata e di panorami unici.
Uno dei percorsi più famosi è sicuramente quello che porta da Tirano a Bormio, passando per il Passo del Mortirolo e il Passo dello Stelvio. Questo percorso, lungo circa 80 chilometri, offre sfide sportive e panorami indimenticabili, rendendo l’esperienza di chi lo affronta ancora più speciale.
Ma la Valtellina non è solo montagne e passi alpini. Ci sono anche percorsi più dolci e adatti a tutti i livelli di preparazione. Ad esempio, il percorso che da Morbegno porta a Chiavenna attraversando la Valchiavenna è perfetto per chi vuole godersi una pedalata rilassante immerso nella natura.
In Valtellina bicicletta gravel per tutte le gambe
In Valtellina la storia ha lasciato in eredità un patrimonio immenso di strade legate all’agricoltura, ai commerci e alla migrazione del bestiame. Strade che oggi sono connesse in numerosi itinerari da pedalare (la Provincia di Sondrio copre un territorio di 3196 km²).
I percorsi seguono ciclabili, sterrati di campagna, antiche vie tra i vigneti, strade a tornanti e tratti di singletrail che – in successione – garantiscono un riding avvincente e sempre diverso che apre.
Sulla fascia più bassa, quella del fondovalle, si snodano strade sterrate tra i pioppi, i salici, i meleti e i frutteti, gli orti e i campi di mais. L’elemento base è l’acqua: quella del fiume Adda lungo cui corre il Sentiero Valtellina, itinerario ciclopedonale che collega il Lago di Como a Bormio ed è lungo 114 chilometri. Altrimenti il fiume Mera, con la Ciclabile Valchiavenna che da Colico raggiunge la Val Bregaglia, in Svizzera, in 40 chilometri.
La seconda fascia è quella cosiddetta antropica, cioè di convivenza uomo-natura. Qui i percorsi attraversano la storia e la cultura locale, con i borghi adagiati tra i terrazzamenti della viticultura. Ma anche i campi di grano saraceno, coltivato sugli altopiani e materia prima del simbolo dell’enogastronomia valtellinese: i pizzoccheri (pizòcher in dialetto locale).
L’elemento qui è la pietra: quella dei muretti a secco a sostegno della vite, che si estendono per chilometri e chilometri disegnando suggestive linee sul territorio (la loro arte di costruzione è Patrimonio Immateriale UNESCO). Ma anche quella delle chiese monumentali, delle torri e dei castelli, delle contrade con le loro strade strette tra le case.
La terza fascia è quella dei boschi. L’elemento è il legno con i castagni, poi a salire larici e abeti che circondano i maggenghi, prima sosta della transumanza estiva verso gli alpeggi dove vengono prodotti formaggi di altissima qualità (Bitto il più famoso, a marchio DOP). Qui in bicicletta si percorrono strade d’alta quota, come quelle nel Parco Nazionale dello Stelvio (un’area protetta di 130mila ettari), caratterizzate da grandi scenari alpini e abitata da lepri, aquile, gipeti, cervi e stambecchi. Sullo sfondo le Alpi, con i ghiacciai e le vette che si stagliano nel cielo.
Tre eventi per la bicicletta gravel in Valtellina
Nonostante il territorio verticale, la conformazione della Valtellina è ampia e permette di percorrere itinerari di varia lunghezza e dislivello, adatti ad ogni ciclista. Il gravel in Valtellina è un’esperienza che va molto al di là del pedalare. Una vera e propria immersione in una terra con radici profonde e orgogliosa di offrire le sue tradizioni culturali e le sue eccellenze enogastronomiche.
Questi scenari descritti fanno da sfondo a tre eventi in programma tra maggio e settembre. Ognuno in una diversa porzione di territorio. Si tratta di eventi non competitivi, e tutti da godere senza stress.
Il primo appuntamento in calendario (12 maggio) è la prima edizione del Valchiavenna Gravel Escape. I percorsi (50 km, 500 m D+ | 80 km, 1300 D+ | 100 km, 1800 D+), porteranno anche oltre confine, nella vicina Val Bregaglia.
La “Magnifica Terra” di Bormio e dell’Alta Valtellina sarà invece la location di Unpaved Roads, che propone due percorsi (70 km, 1660 m D+ | 60 km, 1160 m D+) sulle strade sterrate del Parco Nazionale dello Stelvio. Il super-spot sono i Laghi di Cancano, traguardo di tappa del Giro d’Italia 2020. Le date da segnare sono il 6-7 luglio.
La viticoltura di Sondrio fa poi da sfondo a Gravellina – Strade Rurali in programma il 21-22 settembre. Un weekend gravel tra borghi storici, terrazzamenti e ponti sospesi. I tre percorsi (35 km, 800 m D+ | 55 km, 1300 D+ | 75 km, 1900 D+) sono un sali-scendi tra il fondovalle e la mezza costa, con panorami da fotografia. L’epic-spot questa volta è il Castel Grumello, che sovrasta la città di Sondrio.
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