Ci siamo: oggi è partito il progetto “Via Francigena contromano e contro i pregiudizi”. Il via all’alba da Campagnano sotto una pioggia scrosciante, e arrivo in serata a Sutri.
Dovevano essere poco più di 20 km. Col sole, si sperava. E invece alla fine ne abbiamo macinati quasi 30, sotto una pioggia scrosciante che non ha certo facilitato le cose. Ma a noi non ci ferma nessuno. Del resto un gruppo così pittoresco è davvero difficile da mettere insieme. A cominciare dal prode Michele Di Donfrancesco, l’operatore della Croce Rossa della provincia di Como (sede Lipomo) che ci sta seguendo passo passo. Un “gigante buono” che risolve tutti i problemi. E non solo quelli strettamente infermieristici, dato che oggi si è addirittura messo dietro il banco di una salumeria per aiutare la padrona del negozio a preparare più in fretta i nostri panini.
Ma andiamo con ordine. Il maltempo purtroppo non ci ha abbandonato per tutta la giornata. Diluviava e tuonava quando stavamo seduti nella piazza principale di Campagnano a fare colazione; diluviava e tuonava quando ci siamo rifugiati nella casa parrocchiale di Monterosi, dove siamo stati accolti e asciugati; pioveva a catinelle quando ci siamo diretti verso Sutri sognando la doccia calda che ci attendeva all’Oasi di Pace dove avevamo prenotato per la notte.
Dovevano essere poco più di 20 km, quindi tutto sommato una prima tappa non troppo impegnativa. Ma siccome noi, come dicevo, siamo un gruppo abbastanza pittoresco, alla fine i km sono stati quasi 30. “Merito” in parte del nostro amico Luca, un podista di Campagnano che si è unito a noi proponendo di farci da guida. Solo dopo avere vagato per un paio d’ore senza avere idea di quale fosse la direzione da seguire, Luca ha confessato di non avere mai fatto il percorso della Francigena.
Lo abbiamo perdonato, perché in fondo siamo gente di buon cuore. E all’inizio del cammino nessuno ancora aveva vesciche ai piedi. L’unico vero problema è stato tenere a bada i morsi della fame, visto che siamo arrivati con due ore di ritardo sulla tabella di marcia a Monterosi, dove il prode Michele ci aveva allestito un banchetto luculliano nella sala parrocchiale (c’erano persino i panini con la porchetta e i dolcetti tipici del posto).
Nonostante la pioggia che ha un po’ guastato la festa, è stata una bellissima giornata. Una giornata in cui tra l’altro abbiamo cominciato a conoscerci a vicenda: Angelo, non vedente, professore di matematica all’università di Catania, che cammina spiegando cosa sono la topologia e la geometria iperbolica; Gaetana detta “Broccolini”, arrivata da Toronto per unirsi al gruppo, nata in Canada da genitori siciliani, venuta sulla Francigena perché aveva bisogno di riflettere dopo la separazione; Edoardo, ipovedente di Bassano del Grappa, barba nera da profeta e un’insana passione per il Prosecco; Fucsia, cane-guida con problemi intestinali che durante la notte a Campagnano ha pensato bene di lasciare il suo ricordo in camerata; e poi le cinque Paole, a cui sono stati assegnati altrettanti soprannomi per distinguerle una dall’altra.
Insomma, certo non ci si annoia. E siamo solo all’inizio. Speriamo nel sole per i prossimi giorni, quanto meno per poter scattare qualche foto del paesaggio, che nelle tappe a seguire promette meraviglie. Seguiteci anche su RadioFrancigena!
© riproduzione riservata