Arabba, paesino incantato ai piedi della Marmolada, quest’anno offre tante novità per sfrecciare sulle piste con tutta la famiglia. Senza rinunciare al relax e alla cucina eco sostenibile.
La tanta neve caduta dal cielo ha fatto venir voglia a tutti di passare qualche giornata in montagna, anche a chi, ormai da anni, aveva appeso gli sci (o le ciaspole) al chiodo. Ecco una località molto carina nel cuore delle Dolomiti circondata dall’imponente Gruppo del Sella, ai piedi dei Passi Pordoi e Campolongo, che ha mantenuto uno stile montano caratteristico e che ha ancora molto da far scoprire a chi la visita in inverno, con gli amici o in famiglia. Stiamo parlando di Arabba, in lingua ladina “Reba”, piccolo paese in provincia di Belluno a 1602 metri di altezza nella valle di Fodom, la cittadina più alta tra quelle che gravitano intorno al Gruppo del Sella. Inclusa nel comprensorio sciistico del Dolomiti Superski, con i suoi 1.220 km di piste e circondata da un paesaggio favoloso, è punto ideale per iniziare lo skitour del Sellaronda o il Giro della Grande Guerra. Ma dalle piste di Porta Vescovo o dal Passo Padon, è anche possibile raggiungere la Regina delle Dolomiti, la Marmolada, da dove si ritorna a valle con una vertiginosa discesa di 12 km, da quota 3.269 fino ai 1.450 metri di Malga Ciapela.
Attività per tutti i gusti
Arabba è però offre molto di più: di anno in anno migliora in fatto di servizi per il turista e sicuramente merita una visita più approfondita, soprattutto da parte degli sciatori più esigenti. Molte sono le attività, oltre allo sci, che si possono praticare in questo territorio veneto a pochi passi dal Trentino. Adrenaliniche discese fuoripista, lo scialpinismo, l’arrampicata sulle cascate di ghiaccio, le corse con le motoslitte e le imperdibili escursioni con le racchette da neve. Ma la novità di questo inverno è senza dubbio la “Funslope Arabba”, un ibrido tra una pista, uno snowpark e un tracciato da cross. La pendenza è molto moderata e corrisponde a quella di una pista blu, curve paraboliche, salti e tanto altro in completa sicurezza a un’altitudine di quasi 2.000 metri servite dalla seggiovia “Le Pale”, perfetta da fare in famiglia.
Altra novità non da poco è la nuova Telecabina a 10 posti Fodom che va a sostituire l’omonima seggiovia. Il tratto interessato è il Vauz Pordoi e il numero di persone trasportate all’ora sale da 2400 a 2800, con l’obiettivo di arrivare a 3200.
Gastronomia
Per chi ama la buona cucina questa è la località ideale, qui si mescolano le migliori tradizioni culinarie venete a quelle del Trentino e Alto Adige, facendo nascere piatti unici, rielaborati pur mantenendo la tradizione.
Non a caso dal 14 al 17 gennaio al rifugio Luigi Gorza a Porta Vescovo, si svolgerà la kermesse dedicata ai temi della cucina etica e responsabile CARE’s, progetto-evento di cultura enogastronomica nato dalle menti di Norbert Niederkofler tre stelle Michelin al ristorante St. Hubertus di San Cassiano e Paolo Ferretti, titolare dell’agenzia di comunicazione Hmc di Bolzano. Se poi siete interessati alla storia del mondo ladino, ritagliatevi una mezza giornata per visitare lo stupendo Museo di Storia, Usi, Costumi e Tradizione della Gente Ladina nella frazione di Pieve di Livinallongo ed il Castello di Andraz nella frazione di Castello verso il Passo Falzarego.
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